I dati riportati nelle Tavole da 1 a 8 sono desunti dalla nuova "Indagine campionaria continua sulle forze di lavoro" dell’Istituto Nazionale di Statistica.
La rilevazione campionaria sulle forze di lavoro è diventata continua dal 2004 in quanto le interviste sono effettuate con riferimento a tutte le settimane dell’anno, con un’opportuna distribuzione nelle tredici settimane di ciascun trimestre.
Il campione utilizzato è a due stadi, rispettivamente comuni e famiglie. Per ciascun trimestre venivano intervistati poco meno di 7.000 individui residenti in 50 comuni della provincia fino al 2011. Dal 2014 il campione è di circa 4.000 individui residenti in diversi comuni della provincia. Per ciascun comune viene estratto dalla lista anagrafica un campione casuale di famiglie.
La popolazione di riferimento è costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti. Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente all’estero e i membri permanenti delle convivenze. La popolazione residente comprende le persone, di cittadinanza italiana e straniera, iscritte alle anagrafi comunali. L’unità di rilevazione è la famiglia di fatto, definita come insieme di persone coabitanti, legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi. L’intervista alla famiglia viene effettuata mediante tecniche CAPI (Computer assisted personal interviewing) e CATI (Computer assisted telephone interviewing).
Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi; segue un’interruzione per i due successivi trimestri, dopodiché essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri. Complessivamente, rimane nel campione 4 volte in un periodo di 15 mesi.
Definizioni:
Forze lavoro: persone occupate e in cerca di occupazione.
Occupati: persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento:
− hanno svolto almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che prevede un corrispettivo;
− hanno svolto almeno un’ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare;
− sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia): i dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l’assenza non supera i tre mesi, oppure se durante l’assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l’attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l’assenza non supera i tre mesi.
Persone in cerca di occupazione: comprendono le persone non occupate tra 15 e 74 anni che:
− hanno effettuato almeno un’azione attiva di ricerca di lavoro nelle ultime quattro settimane e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro due settimane;
− oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro due settimane, qualora fosse possibile anticipare l’inizio del lavoro.
Queste, se non hanno mai lavorato, sono dette "in cerca di prima occupazione" , altrimenti si dividono in "ex occupati" o "ex inattivi" a seconda della condizione precedente alla ricerca.
Inattivi: comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro, ovvero quelle non classificate né occupate, né in cerca di occupazione.
Il dato delle lauree comprende anche le lauree brevi.
Trattandosi di indagine campionaria, per effetto degli arrotondamenti non sempre si realizza la quadratura orizzontale e verticale delle Tavole.