I dati riportati nelle Tavole 18 e 19 sono tratti dalla "Indagine sulle condizioni di vita delle famiglie trentine" dell’Istituto di statistica della Provincia autonoma di Trento. L'Indagine è campionaria e PANEL (ovvero gli stessi soggetti vengono intervistati per più anni) e viene svolta a partire dal 2005/2006. Sono oggetto di intervista tutti i membri maggiorenni dei nuclei familiari campionati. Accanto alle interviste individuali, viene proposto un questionario relativo al nucleo familiare, cui risponde il membro maggiorenne della famiglia informato sulla situazione economica della famiglia. Il campione utilizzato sino al 2014 è stato estratto nel 2005; sono state necessarie delle integrazioni nel 2010 e nel 2012, per fare sì che il campione continuasse a rappresentare la popolazione provinciale. Fino all'annata 2014 l'indagine ha interessato tutti i comuni della Provincia. Nell'annata 2017 è cambiata la logica di campionamento ed è stato rinnovato parte del campione; a partire da quest'anno le famiglie verranno periodicamente sostituite con altre famiglie, e l'indagine non interesserà l'intera provincia ma solo alcuni comuni della stessa.
Nelle annate pari (2006, 2008, 2010, 2012 e 2014) sono stati intervistati circa 6.000 individui e 2.500 famiglie, presso il loro domicilio da rilevatori esperti. Tale modalità di somministrazione è stata adottata anche nel 2017. Negli anni dispari (dal 2007 al 2013) si è svolta una breve intervista telefonica, per l'aggiornamento delle sole informazioni sulle famiglie. La popolazione di riferimento è costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti. Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente all’estero e i membri permanenti delle convivenze. La popolazione residente comprende le persone, di cittadinanza italiana e straniera, iscritte alle anagrafi comunali. L’unità di rilevazione è la famiglia di fatto, definita come insieme di persone coabitanti, legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi. L’intervista alla famiglia viene effettuata mediante tecniche CAPI (Computer assisted personal interview) e CATI (Computer assisted telephone interview).
Scopo dell'indagine è, da un lato, stabilire quali siano le condizioni socio-economiche delle famiglie e degli individui in Trentino in diversi momenti, dall'altro, comprendere come le situazioni mutino. Inoltre si registrano i principali eventi che compongono la storia di vita individuale.
I dati qui presentati derivano da domande presenti nel questionario 2017.
Per termine vacanza si intende spostamento dalla propria residenza per un periodo di almeno quattro notti consecutive, per motivi di svago, riposo o altro.
CAPITOLO XIII - AVVERTENZE
Il presente capitolo fornisce le più importanti informazioni riguardanti il fenomeno turistico che si suddivide in dati di struttura e dati di flusso.
La consistenza delle strutture ricettive è riportata con dettaglio comunale, mentre i flussi turistici sono riportati a livello provinciale, quando in serie storica, e come aggregati di comuni nelle comunità di valle e negli ambiti territoriali omogenei, quando riferiti all’anno.
Gli ambiti territoriali omogenei, definiti dalla Legge Provinciale dell’11 giugno 2002, n. 8 capo III art. 8, individuati con delibera n. 2.929 del 22 novembre 2002 e successive modifiche, rappresentano la nuova geografia territoriale della promozione turistica del Trentino. Essi non coprono l’intero territorio provinciale: nelle aree residuali continuano ad operare le Pro Loco ed i Consorzi di Pro Loco.
A seguito di tali variazioni e della diversa aggregazione dei Comuni non è più possibile il confronto con dati pubblicati per ambito, relativamente agli anni precedenti il 2005.
I comuni che non fanno capo ad alcun Ente di Promozione Turistica sono indicati con la dicitura “Zone fuori ambito”.
Il territorio del comune di Treville (prima Ragoli) é in parte nell’ambito di Madonna di Campiglio - Pinzolo - Val Rendena ed in parte tra le Zone fuori ambito.
A partire dall’Edizione 1996 la struttura ricettiva ed il relativo movimento turistico sono riportati suddivisi in comparti: alberghiero ed extralberghiero, che assieme costituiscono gli esercizi ricettivi; sono invece disgiunti struttura e movimento degli alloggi privati e degli alloggi a disposizione, che in precedenza formavano parte integrante della cosiddetta “struttura extralberghiera”. La finalità principale di tale suddivisione è quella di rendere omogeneo il confronto con i dati pubblicati dall’Istituto nazionale di statistica, che non rileva il movimento turistico negli alloggi a disposizione.
Il numero di "alloggi a disposizione" è stato calcolato quantificando gli immobili soggetti a imposta comunale sui rifiuti solidi urbani (TARI) intestati a persone fisiche o giuridiche non residenti nell’immobile stesso e non residenti nel comune oggetto di indagine (utenze di seconde case) ed al quale è stato detratto il numero di alloggi turistici iscritti all’anagrafe provinciale DTU alloggi.
Gli “esercizi extralberghieri” comprendono: campeggi, strutture alpinistiche, agritur, esercizi rurali, affittacamere e CAV (Case appartamenti per vacanze gestiti in forma imprenditoriale), Bed & Breakfast, ostelli, case per ferie (tra cui foresterie, istituti religiosi, colonie) e campeggi mobili.
I dati relativi agli occupati si riferiscono esclusivamente al settore alberghiero, sono frutto di una media mensile e vengono rilevati in parte attraverso indagine diretta sulle strutture e in parte attraverso dati amministrativi.