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TAV. 6.17 - Ammontare delle transazioni commerciali per Paese (2022)
(milioni di euro)
PaesiImportazioniEsportazioniSaldo
Germania 846,0840,0-6,0
Stati Uniti d'America 42,5649,8607,3
Francia 408,5494,385,8
Regno Unito 37,7437,8400,1
Austria 307,1244,8-62,3
Spagna 141,8238,396,5
Svizzera 42,2154,5112,3
Paesi Bassi 272,9152,5-120,3
Belgio 156,0136,6-19,4
Ungheria 18,0108,090,0
Polonia 85,895,710,0
Turchia 210,989,0-121,9
Cina 338,286,5-251,7
Romania 51,580,528,9
Canada 2,278,376,1
Slovenia 98,076,1-21,8
Croazia 38,673,034,4
Repubblica Ceca 34,955,820,9
Grecia 24,653,528,9
Svezia 74,151,7-22,4
Altri Paesi625,1936,8311,7
Totale3.856,55.133,51.277,0
Unione Europea2.749,43.382,3632,8
Altri Paesi Europa dell'Ovest42,5171,0128,5
Europa dell'Est275,3217,7-57,6
Totale Europa3.067,23.770,9703,7
America Settentrionale44,8728,1683,4
America Centrale e Meridionale120,9126,45,6
Totale America165,6854,6688,9
Asia 587,7352,9-234,8
Africa 35,4111,576,1
Oceania ed altri 0,643,643,0
Totale3.856,55.133,51.277,0
Fonte: Istat
TAV. 6.17

Le Tavole da 34 a 39 riportano i risultati della rilevazione sul Commercio con l’estero, effettuata dall’Istituto Nazionale di Statistica.
Ad iniziare dal 1985 essi vengono a sostituire quelli riportati negli Annuari precedenti, che avevano come fonte l’Unione Italiana delle Camere di Commercio. La nuova fonte consente di poter disporre di conoscenze più analitiche sui diversi gruppi merceologici soggetti a transazione.
Essendo diverse sia la fonte che la metodologia di rilevazione del fenomeno è sconsigliabile operare raffronti con i dati riportati prima dell’anno 1985. Inoltre, in conseguenza di elaborazioni effettuate automaticamente, non sempre si realizza la quadratura orizzontale e verticale dei dati riportati nelle Tavole. Dal 1° gennaio 2007 sono entrati a far parte dell’Unione Europea anche Romania e Bulgaria (UE27) e dal 1° gennaio 2014 anche la Croazia (UE28).

Per effetto degli arrontondamenti non sempre si realizza la quadratura orizzontale e verticale delle Tavole.

CAPITOLO 6 - AVVERTENZE

DEFINIZIONI

PRODOTTO INTERNO LORDO (PIL): risultato finale dell’attività produttiva delle unità residenti in provincia. Corrisponde alla produzione totale di beni e servizi dell’economia, diminuita dei consumi intermedi ed aumentata dell’IVA gravante e delle imposte indirette sulle importazioni.

VALORE AGGIUNTO: è l’aggregato che consente di apprezzare la crescita del sistema economico in termini di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunità per impieghi finali. E’ la risultante della differenza tra il valore della produzione di beni e servizi conseguita dalle singole branche produttive e il valore dei beni e servizi intermedi dalle stesse consumati.

VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE: è il saldo tra la produzione e i consumi intermedi, in cui la produzione è valutata ai prezzi di base, cioè al netto delle imposte sui prodotti e al lordo dei contributi ai prodotti.

CONSUMI FINALI: rappresentano il valore dei beni e servizi impiegati per soddisfare direttamente i bisogni umani, siano essi individuali o collettivi.

IMPRESE REGISTRATE: comprendono le imprese attive, inattive, sospese, liquidate, fallite e con procedure concorsuali in atto.

IMPRESE ATTIVE: si intendono le imprese iscritte al Registro delle Imprese esercitanti l'attività.

IMPRESE GIOVANILI: si considerano "Imprese giovanili" le imprese la cui partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in prevalenza da persone di età inferiore ai 35 anni. Il grado di partecipazione è desunto dalla natura giuridica dell'impresa, dall'eventuale quota di capitale sociale detenuta da ciascun socio e dalla percentuale di giovani presenti tra gli amministratori o titolari o soci dell'impresa. In generale si considerano giovani le imprese la cui partecipazione di giovani risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e di cariche amministrative detenute da giovani, per tipologia di impresa.

IMPRESE FEMMINILI: si intendono le imprese in cui la percentuale di partecipazione femminile risulta superiore al 50%. Il grado di partecipazione femminile è desunto dalla natura giuridica dell’impresa, dall’eventuale quota di capitale sociale detenuta da ciascun socio donna e dalla percentuale di donne presenti tra gli amministratori o titolari o soci d’impresa.

IMPRESE STRANIERE: si considerano imprese straniere le imprese la cui partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in prevalenza da persone non nate in Italia. In generale si considerano straniere le imprese la cui partecipazione di persone non nate in Italia risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e di cariche amministrative detenute da stranieri.

IMPRESE STARTUP: Sono società di capitali, costituite anche in forma cooperativa, residenti in Italia o in altro Paese membro dell'UE purché abbiano una sede produttiva o una filiale in Italia, che rispondono a determinati requisiti e hanno come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.

TASSO MEDIO DI INFLAZIONE: è calcolato come media delle variazioni percentuali dell’indice generale dei prezzi elaborato dall’Istat sulla base di rilevazioni effettuate in un campione di città italiane.

CONSUMI DELLE FAMIGLIE: i beni e i servizi acquistati o auto-consumati dalle famiglie per il soddisfacimento dei propri bisogni. Rientrano i beni che provengono dal proprio orto o azienda agricola, i beni o i servizi forniti dal datore di lavoro ai dipendenti, a titolo di salario, i fitti stimati delle abitazioni godute in proprietà.