torna all'indice   avvertenze generali   tavola IV.11   tavola V.02
TAV. V.01 - Indice di qualità degli esercizi alberghieri per ambito (2022)
AmbitoLetti in alberghiRapporto
1 e 2 stelle3,4 e 5 stelle3,4 e 5 stelle / 1 e 2 stelle
Trento, Monte Bondone 7642.9643,88
Altopiano della Paganella, Piana della Rotaliana e San Lorenzo Dorsino 6338.46713,38
Val di Fiemme, Altopiano di Pine' e Val di Cembra 3547.42920,99
Valle di Fassa 2.35114.3786,12
San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi 4064.78411,78
Valsugana, Tesino e Valle dei Mocheni 9294.2534,58
Altipiani cimbri e Vigolana 6283.7836,02
Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo 6311.1101,76
Garda Trentino, Valle di Ledro, Terme di Comano e Valle dei Laghi 1.65011.9857,26
Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena, Giudicarie centrali e Valle del Chiese 8588.3929,78
Valli di Sole, Peio e Rabbi 38510.71227,82
Valle di Non 6921.9212,78
Provincia10.28180.1787,80
AVVERTENZE e NOTE METODOLOGICHE

La presente pubblicazione è il risultato della raccolta di tutte le più importanti informazioni riguardanti il fenomeno turistico della provincia di Trento e viene aggiornato annualmente.
Costituiscono oggetto della pubblicazione i dati sulla consistenza delle strutture ricettive e sul movimento dei clienti che in esse si svolge. Il dato relativo agli esercizi alberghieri ed agli extralberghieri fa riferimento alla situazione al 31 dicembre di ogni anno; quello relativo agli “alloggi turistici” (ex alloggi privati) ed agli “alloggi a disposizione” (ex seconde case), intesi come abitazioni possedute in aggiunta all’abitazione principale per il proprio utilizzo, considera tutte le strutture disponibili al pernottamento nel corso dell’anno, indipendentemente dal momento di avvio o conclusione di tale utilizzo. Fonte del dato sono le varie anagrafi presenti in diversi enti pubblici: Servizio Turismo, Servizio Agricoltura, Aziende per il Turismo istituite nei singoli ambiti, Consorzi pro loco, Comuni e l’Istituto di Statistica della provincia di Trento (ISPAT).
Gli esercizi alberghieri sono raggruppati secondo il numero di stelle e la classe superior è conteggiata nella categoria di riferimento. Le altre strutture, più eterogenee tra loro, sono riunite sotto la voce "esercizi extralberghieri" e comprendono: campeggi e campeggi mobili, strutture alpinistiche, agritur e agricampeggi, esercizi rurali, affittacamere (che a loro volta comprendono gli alberghi diffusi), CAV (case appartamenti per vacanze gestiti in forma imprenditoriale), bed and breakfast, ostelli e case per ferie.
Dal 1990 al 2001 la struttura ricettiva degli alloggi privati è stata rilevata con un’indagine che ISPAT conduceva presso tutti i Comuni che, in base alla L.R. n. 10 del 29/07/1976, riscuotevano l’imposta di soggiorno mediante ruoli dall’esattore comunale.
Dal 2002 al 2021 i dati relativi agli alloggi privati sono stati aggiornati annualmente solo dai comuni che erano in grado di fornire l’informazione. I pernottamenti negli alloggi privati venivano raccolti mediante modulistica cartacea da Comuni, APT e Consorzi pro loco ed integrati con una quota stimata.
Il 2022 segna una modifica sostanziale della modalità di rilevazione dei dati di struttura e di movimento degli alloggi turistici che riguarda anche la denominazione della categoria da alloggi privati ad alloggi turistici.
Il numero di unità abitative disponibili all’affitto per scopo turistico è quello di stock al 31 dicembre e la fonte è l’anagrafica provinciale degli alloggi (DTU alloggi). Il movimento dei turisti in alloggi turistici per l’anno 2022 è derivato da un’operazione di stima che ha usufruito delle dichiarazioni dei pernottamenti per il pagamento dell’imposta provinciale di soggiorno e dalla parziale integrazione con le informazioni raccolte con il nuovo applicativo IstatAlloggi.
Il numero di “alloggi a disposizione” (ex seconde case) è stato determinato come il numero degli immobili soggetti alla tariffa comunale sui rifiuti solidi urbani (TARI) intestati a persone fisiche o giuridiche non residenti nel comune stesso (utenze non residenti). Da tale valore è stato detratto il numero degli immobili che risultano qualificati come alloggi turistici iscritti all’anagrafe provinciale DTU alloggi.
Questo dato sostituisce il numero di seconde case che fino al 2021 era definito come alloggi di proprietà di non residenti adibiti esclusivamente alla vacanza del proprietario e dei suoi parenti o concessa ad amici senza corresponsione di denaro.
Alloggi turistici ed alloggi a disposizione vengono riportati a parte per permettere un confronto corretto tra le pubblicazioni della provincia di Trento e quelle dell’Istituto Nazionale di Statistica.
Gli ambiti turistici definiti dalla Legge provinciale 12 agosto 2020, n. 8 e successive modifiche, di cui al regolamento di esecuzione D.P.P. 22 marzo 2021, n.8-42/leg rappresentano la geografia territoriale della promozione turistica del Trentino. Ad effetto delle Leggi Regionali del Trentino Alto Adige n. 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19 e 20 del 24 luglio 2015 sono intervenute modifiche a livello territoriale con decorrenza gennaio 2016.
I nuovi territori comunali sono: Altavalle (Faver, Grauno, Grumes e Valda), Altopiano della Vigolana (Bosentino, Centa S. Nicolò, Vattaro e Vigolo Vattaro), Amblar-Don (Amblar e Don), Borgo Chiese (Brione, Cimego e Condino), Borgo Lares (Bolbeno e Zuclo), Cembra Lisignago (Cembra e Lisignago), Contà (Cunevo, Flavon e Terres), Dimaro Folgarida (Dimaro e Monclassico), Madruzzo (Calavino e Lasino), Pieve di Bono – Prezzo (Pieve di Bono e Prezzo), Porte di Rendena (Darè, Vigo Rendena e Villa Rendena), Primiero San Martino di Castrozza (Fiera di Primiero, Siror, Tonadico e Transacqua), Sella Giudicarie (Bondo, Lardaro, Roncone e Breguzzo), Tre Ville (Montagne, Preore e Ragoli), Vallelaghi (Padergnone, Terlago e Vezzano), Ville d’Anaunia (Nanno, Tassullo e Tuenno), Castel Ivano (Spera, Strigno, Villa Agnedo e Ivano Fracena).
Ad effetto della Legge Regionale del Trentino Alto Adige n. 8 del 31 ottobre 2017 sono intervenute modifiche a livello territoriale con decorrenza gennaio 2018. Il nuovo territorio comunale è San Giovanni di Fassa- Sèn Jan (Pozza di Fassa e Vigo di Fassa).
Ad effetto della Legge Regionale del Trentino Alto Adige n. 12, 13 del 19 ottobre 2016 con decorrenza gennaio 2019 è stato istituito il comune di Terre d’Adige (Nave San Rocco e Zambana) e con decorrenza gennaio 2020 il comune di Ville di Fiemme (Carano, Daiano e Varena) e la fusione del Comune di Faedo al comune di San Michele all’Adige con denominazione San Michele all’Adige.
Ad effetto della Legge Regionale del Trentino Alto Adige n. 6 del 13 novembre 2019 con decorrenza gennaio 2020 è stato istituito il comune di Borgo d’Anaunia (Fondo, Castelfondo e Malosco).
La presente pubblicazione è suddivisa in cinque capitoli: il primo tratta le serie storiche e, più dettagliatamente, la situazione al 31 dicembre della consistenza e delle caratteristiche degli esercizi turistici in provincia di Trento. Il secondo capitolo riguarda il movimento dei turisti, suddiviso nelle sue variabili più significative, mentre il terzo è incentrato sui lavoratori del comparto turistico alberghiero. Il quarto capitolo è dedicato agli impianti a fune ed alle precipitazioni nevose verificatesi nelle ultime stagioni invernali. Il quinto capitolo raccoglie indici e coefficienti, che permettono di analizzare in maniera approfondita un maggior numero di variabili collegate al fenomeno turistico.
La fonte dei dati di flusso è l’indagine ISTAT "Movimento dei turisti negli esercizi ricettivi" che in provincia di Trento assume cadenza giornaliera per tutti gli esercizi ricettivi alberghieri e extralberghieri. Il movimento turistico in alloggi turistici per il 2022 è stato ricavato dalle comunicazioni delle presenze dichiarate nel modulo annuale dell’imposta di soggiorno.
Il dato di flusso degli alloggi a disposizione è stato stimato moltiplicando il numero dei posti letto, per la media degli ultimi 3 anni delle giornate di utilizzo mensili rilevate nelle seconde case, ottenendo così le presenze; dividendo poi queste per la permanenza media si ottiene il numero degli arrivi.

DEFINIZIONI
Gli OSTELLI PER LA GIOVENTU’ sono strutture ricettive attrezzate per il soggiorno ed il pernottamento dei giovani.
I CAMPEGGI sono esercizi attrezzati, su aree recintate, per la sosta ed il soggiorno di turisti provvisti di tende e di altri mezzi autonomi di pernottamento.
I CAMPEGGI MOBILI sono allestimenti o strutture mobili poste in aderenza al terreno e completamente rimovibili in aree attrezzate dove si effettuano soggiorni socioeducativi all’aperto. ISPAT raccoglie direttamente le autorizzazioni rilasciate dai sindaci e dal medico provinciale ed i relativi elenchi dei partecipanti.
Gli ALLOGGI AGRITURISTICI sono locali, situati prevalentemente in fabbricati rurali facenti parte di aziende agricole, nei quali viene dato alloggio a turisti da imprenditori agricoli.
Le STRUTTURE ALPINISTICHE sono strutture idonee ad offrire ospitalità in zone montane di media ed alta quota.
Le CASE PER FERIE sono esercizi ricettivi attrezzati per ospitare temporaneamente persone o gruppi e gestiti, in via diretta o indiretta, senza fine di lucro; sono gestite da enti pubblici o religiosi che perseguono finalità sociali, culturali, assistenziali, religiose o sportive. In questa tipologia di struttura dal 2005 sono compresi: pensionato studentesco, casa della giovane, casa vacanze gruppi, centro vacanze per anziani e per minori, casa religiosa di ospitalità e foresteria.
Gli ALLOGGI GESTITI IN FORMA IMPRENDITORIALE - CAV sono stanze o appartamenti ammobiliati costituiti in impresa. Appartengono a questa categoria anche gli AFFITTACAMERE e l’ALBERGO DIFFUSO che si differenziano dai precedenti per la fornitura di servizi centralizzati.
Si considera BED & BREAKFAST l'ospitalità turistica offerta con carattere saltuario da chi, avvalendosi della sola organizzazione familiare, fornisce servizio di alloggio e di prima colazione fino ad un massimo di tre camere della propria abitazione di residenza.
Gli ESERCIZI RURALI sono esercizi ricettivi ubicati in edifici tradizionali esistenti ed inseriti in ambiente rurale, dotati di camere destinate agli ospiti, nei quali si fornisce servizio di alloggio ed eventuale servizio di somministrazione di alimenti e bevande.

L'aggregato delle strutture fin qui illustrate costituisce l'insieme degli esercizi extralberghieri che sommato alle strutture alberghiere esprime le potenzialità ricettive del territorio e costituisce un dato omogeneo e confrontabile con il resto d'Italia.

Gli ALLOGGI TURISTICI sono camere o appartamenti dati in affitto temporaneo per scopo turistico iscritti all’anagrafe provinciale degli alloggi turistici con codice identificativo provinciale “CIPAT”.
Gli ALLOGGI A DISPOSIZIONE sono immobili soggetti a imposta comunale sui rifiuti solidi urbani (TARI) intestati a persone fisiche o giuridiche non residenti nell’immobile stesso e non residenti nel comune oggetto di indagine ed al quale è stato detratto il numero di alloggi turistici iscritti all’anagrafe provinciale DTU alloggi.

Per quanto riguarda il movimento costituiscono oggetto della rilevazione:
gli ARRIVI dei clienti, intendendo per arrivo ogni volta che un cliente prende alloggio nell’esercizio (il turista che nel corso del viaggio fa più tappe in diverse strutture dà luogo a più arrivi);
le PRESENZE sono il numero di notti trascorse consecutivamente dal cliente nella stessa struttura ricettiva;
la PROVENIENZA, espressa dalla regione italiana o dalla nazione straniera in cui il cliente risiede, che è disponibile sia per il comparto alberghiero sia per quello extralberghiero.

La disaggregazione territoriale massima è il livello comunale, in quanto ambiti turistici e comunità di valle sono risultanti da raggruppamenti di comuni. Sotto l’indicazione "Comuni non disponibili" rientrano quei comuni che avendo meno di cinque esercizi sono coperti dal segreto statistico e pertanto i relativi dati di flusso devono essere diffusi in forma aggregata.
La STAGIONALITA’ quando si riferisce all'inverno comprende i mesi da dicembre dell'anno precedente ad aprile dell'anno in corso, quando si riferisce all'estate, considera i mesi da giugno a settembre.
Un capitolo a parte è dedicato agli indicatori statistici che sono, a differenza dei valori assoluti, dei rapporti tra quantità. La PERMANENZA MEDIA è ottenuta dividendo le presenze per gli arrivi; essa rappresenta quindi il numero medio di giornate che gli individui hanno trascorso in una data struttura.
Il GRADO DI UTILIZZO di una struttura, qui espresso in valori percentuali, è il rapporto tra i risultati, in termini di presenze, effettivamente conseguiti da quella struttura in un determinato periodo e le sue potenzialità massime teoriche che si ottengono moltiplicando i letti per i giorni del periodo considerato (anno, mese). Si può anche dire che questa misura rappresenta la probabilità che ha il generico letto di una struttura di essere occupato da un cliente durante il periodo considerato. Il massimo teorico è ottenibile in vari modi: si può, infatti, moltiplicare il numero dei letti per i giorni del periodo considerato (utilizzo lordo), metodo adottato in questa pubblicazione, ma si potrebbero anche moltiplicare gli stessi letti per il numero di giornate di apertura dichiarate dal conduttore dell’esercizio (utilizzo netto).
L’INDICE DI PREFERENZA è calcolato per analizzare la distribuzione delle presenze in un aggregato (categoria alberghiera, ambito, ecc.) per provenienza, eliminando sia l’influenza della diversa numerosità dei turisti per regione o stato estero, sia la differente potenzialità ricettiva della struttura. Questi fattori rendono, infatti, il dato assoluto di non sempre chiara interpretazione. In media l’indice vale 1; valori superiori all’unità riflettono il fatto che la regione (o la nazione) analizzata è presente in quell’aggregato relativamente alla sua generica propensione a venire in Trentino in maniera più che proporzionale. Si presti attenzione al fatto che l’indicizzazione avviene separatamente per gli italiani e per gli stranieri; è infine opportuno far notare che questo quoziente non dà risultati significativi in corrispondenza di bassa numerosità del fenomeno: per questo motivo non si troveranno nella pubblicazione quelle nazioni di provenienza dei turisti inferiori alle 4.000 presenze annue in provincia di Trento, né gli aggregati residuali (Altri Stati europei o Altri Stati extraeuropei) perché troppo eterogenei.
Il TASSO DI RICETTIVITA’ è ottenuto dividendo il numero dei letti negli esercizi ricettivi (esclusi gli alloggi a disposizione) per gli abitanti della stessa area. Esso rappresenta la potenzialità turistica di un’area relativamente alle altre risorse economiche.
Il TASSO DI TURISTICITA’ è ottenuto dividendo il numero medio di turisti negli esercizi ricettivi (esclusi gli alloggi a disposizione) per gli abitanti della stessa area. Esso rappresenta quindi l’effettivo peso del turismo rispetto alle dimensioni della zona.
L’INDICE DI MASSIMA ANTROPIZZAZIONE è dato dal rapporto fra le presenze turistiche del giorno di massimo afflusso e la popolazione residente. Esso dà un’idea dello "sforzo" sopportato da un’area e dalle sue strutture nei giorni di massima attività turistica; può servire, ad esempio, per dimensionare alcuni servizi pubblici, per valutazioni d’impatto ambientale, ecc.
L’INDICE DI QUALITA’ DELLE PRESENZE è la media, in termini di stelle, dei pernottamenti effettuati dai turisti di una certa regione italiana o di uno stato estero. La valutazione che si ottiene è quindi limitata ai turisti reali di un anno e non va estesa a tutto il target potenziale di una regione o di uno stato estero.
I dati dell’OCCUPAZIONE nella struttura alberghiera, dall’anno 1988 al 2012 sono stati rilevati da un’indagine annuale e universale condotta da ISPAT ed avente come oggetto di rilevazione l’occupazione mensile, suddivisa in titolari attivi, familiari e lavoratori dipendenti. Dal 2013 i dati per gli addetti ed i dipendenti sono ottenuti da elaborazione sull'archivio ASIA (Archivio Statistico delle Imprese Attive provincia di Trento – ISTAT); dal medesimo archivio a partire dal 2014 sono stati ricavati gli addetti al settore extralberghiero. I singoli valori sono mediati; quindi non sempre si realizza la quadratura nella somma degli stessi.
I dati relativi agli IMPIANTI A FUNE fanno riferimento agli impianti esistenti. L’impianto è attribuito al territorio comunale in cui ha sede la partenza dello stesso. Il dato delle persone trasportate fa riferimento ai soli impianti funzionanti. Nel caso in cui su un territorio (comune, comunità di valle, ambito) abbia funzionato nell’anno un solo impianto, i dati relativi alle persone trasportate sono sostituiti da un asterisco, al fine di tutelare il segreto statistico.
La PORTATA ORARIA è il numero massimo di persone che possono essere trasportate in un'ora.

I dati relativi alle PRECIPITAZIONI NEVOSE sono frutto delle informazioni raccolte dal Servizio Prevenzione Rischi della Provincia autonoma di Trento nelle stazioni di rilevamento nivometeorologico. Il valore della NEVE AL SUOLO, espresso in cm, è un valore medio mensile sui giorni di osservazione; quello della NEVE FRESCA è la sommatoria dell’altezza del manto nevoso misurato e/o stimato nel corso del mese.

AVVERTENZE

Segni convenzionali:
Linea (-): a) quando il dato non esiste
b) quando il dato viene rilevato, ma i casi non si sono verificati.

Asterisco (*): quando il dato non può essere pubblicato per rispetto del segreto statistico.
A (a): vengono contrassegnati con (a) i movimenti delle nazioni che prima dell'anno 2002 rientravano nell'aggregato "Altri Paesi"

Note: dove necessiti spiegazione, esiste nota in calce alla pagina.

Arrotondamenti: per effetto degli arrotondamenti i dati delle tavole possono non coincidere tra loro per qualche unità in più o in meno e talvolta non è possibile realizzare la quadratura verticale o orizzontale nell’ambito della stessa tavola.

Dati rettificati: i dati contenuti in precedenti pubblicazioni che non concordano con quelli del presente volume si intendono rettificati.