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TAV. XIV.19 - Conducenti, persone trasportate e pedoni infortunati per conseguenza dell'incidente e genere (2003-2023)
Morti
AnniConducentiPersone trasportatePedoniTotale
MaschiFemmineTotaleMaschiFemmineTotaleMaschiFemmineTotaleMaschiFemmineTotale
200335237651141545853
20054024251622447552
20102032311242625631
20151822013441523629
201915217-1112316521
202017017314---20121
20211211321313415520
2022171181342-220424
2023292311-112331435
Feriti
AnniConducentiPersone trasportatePedoniTotale
MaschiFemmineTotaleMaschiFemmineTotaleMaschiFemmineTotaleMaschiFemmineTotale
20031.4675211.98830332963259901491.8299402.769
20051.3094741.78320139659771831541.5819532.534
20109974681.46518533451962961581.2448982.142
20158643641.22811124435567651321.0426731.715
20194041395431111963074977126564412976
202037112249399145244434588513312825
202147612960513519332853651186643871.051
202253614968517419937379641437894121.201
20239013331.23417021138172721441.1436161.759
Fonte: Istat - ISPAT, Istituto di statistica della provincia di Trento
TAV. XIV.19

Dal 2002 la Provincia di Trento si avvale del Progetto Mitris per la rilevazione degli incidenti stradali e dei relativi feriti e/o morti. Fino al 2012 Mitris rilevava i dati relativi all’Arma dei Carabinieri e alle Polizie Municipalizzate trasmettendoli ad Istat con cadenza annuale, mentre per quanto riguarda gli incidenti rilevati dalla Polizia Stradale, riceveva i dati, come Istat, direttamente da Sette Bagni, sede centrale della Polizia di Stato.
A partire da marzo 2013 Istat in collaborazione con Verbatel ha introdotto un nuovo software di rilevazione dei dati per l’Arma dei Carabinieri, che quindi inviano direttamente i dati a Istat. Da tale data, quindi, il sistema Mitris rileva direttamente solo gli incidenti con feriti rilevati dalle Polizie Municipalizzate della nostra Provincia, mentre riceve i files di Polizia Stradale e Arma dei Carabinieri direttamente da Istat, con cadenza semestrale per quanto riguarda la Polizia e mensile per quanto riguarda i Carabinieri. A causa di questi sfasamenti nei tempi di ricezione del dato e di questo cambiamento sostanziale nell'organizzazione del flusso, il confronto tra le pubblicazioni Istat e quelle dell'ISPAT, Istituto di statistica della provincia di Trento, potrebbero presentare delle discordanze, inoltre non sono confrontabili i dati pubblicati su precedenti edizioni dell’Annuario Statistico, riferiti agli anni precedenti al 2002, la serie storica dal 2002 al 2005 è stata aggiornata.
Preme sottolineare che la localizzazione dell’incidente con il nuovo sistema di rilevazione viene georeferenziata permettendo così una più precisa attribuzione del luogo dell’incidente e migliorando la differenziazione fra i vari tipi di strade. Il Progetto Mitris (Metodi informatici predittivi per la mitigazione del rischio da incidenti stradali) è attivo dal luglio 2001 e risulta nel Programma per le ricerche e sperimentazioni sanitarie 2000 (art. 12, comma 2, lett. B) del D.L. 502/92 e successive modificazioni.
L’obiettivo del Progetto Mitris è lo sviluppo di un servizio di monitoraggio del rischio di incidenti stradali basato sulla realizzazione di un’infrastruttura informatica per l’unificazione tempestiva ed accurata su base territoriale dei flussi dei dati sanitari di primo soccorso e di quelli di rilevamento incidenti, e sulla costruzione di metodi di data mining statistico per l’identificazione automatica (mappa predittiva di rischio) degli aspetti epidemiologici strutturali e delle situazioni emergenti di rischio.
Il sistema finale è stato messo in linea e sperimentato con la collaborazione di numerosi utenti distribuiti tra più organizzazioni: Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, Arma dei Carabinieri, Polizia Stradale, Polizie Municipali ed Intercomunali, Servizio Gestione Strade della P.A.T., ISPAT - Istituto di statistica della provincia di Trento, Servizio Reti del Comune di Trento, Centro Studi Transcrime.
Il campo di osservazione è l’incidente stradale verificatosi in una strada aperta alla circolazione pubblica, in seguito al quale una o più persone sono rimaste ferite o uccise e nel quale almeno un veicolo è rimasto implicato.
Prima del 1991 l’Istat rilevava tutti gli incidenti stradali, anche quelli che non necessariamente comportavano lesioni alle persone, ma solo danni alle cose.
I morti attualmente presi in considerazione sono le persone decedute sul colpo (entro le 24 ore) o quelle decedute dal secondo al trentesimo giorno, a partire da quello dell’incidente compreso.
I feriti sono le persone che hanno subito lesioni al proprio corpo a seguito dell’incidente.
La Tavola diversifica gli incidenti per categoria di strada.
L’autostrada è un tipo di strada progettato per agevolare la circolazione di grandi volumi di traffico veicolare; può esser a doppia carreggiata, con almeno quattro corsie (due per ogni senso di marcia); ha incroci su livelli diversi ed opportuni raccordi e svincoli.
La strada statale è un’arteria stradale di importanza nazionale, gestita dall’amministrazione dello Stato.
Le strade provinciali sono strade di secondaria importanza, di proprietà del demanio provinciale e in gestione allo stesso.
Le strade comunali, gestite dal demanio comunale, si dividono in urbane ed extraurbane a seconda che attraversino il centro abitato o meno.
Le altre strade sono le strade poderali, forestali, consorziali e bianche.