Glossario

 

Addetto

Persona occupata in un’unità giuridico-economica, come lavoratore indipendente o dipendente (a tempo pieno, a tempo parziale o con contratto di formazione e lavoro), anche se temporaneamente assente (per servizio, ferie, malattia, sospensione dal lavoro, cassa integrazione guadagni eccetera). Comprende i titolari dell’impresa partecipanti direttamente alla gestione, i cooperatori (soci di cooperative che come corrispettivo della loro prestazione percepiscono un compenso proporzionato all’opera resa e una quota degli utili dell’impresa), i coadiuvanti familiari (parenti o affini del titolare che prestano lavoro manuale senza una prefissata retribuzione contrattuale), i dirigenti, i quadri, gli impiegati, gli operai e gli apprendisti.

 

Ammortamenti e svalutazioni

Poste di bilancio che rappresentano la perdita di valore subita dai capitali fissi (macchinari, impianti, mezzi di trasporto, ecc.) nel corso dell'anno a causa dell'usura fisica, dell'obsolescenza (perdita di valore economico dei beni capitali per il progresso tecnico incorporato nei nuovi beni) e dei danni accidentali assicurati (incendio, incidente, ecc.) e la svalutazione di natura ordinaria dei crediti compresi nell’attivo circolante.

 

Attività economica

Attività che ha luogo quando risorse quali lavoro, impianti e materie prime concorrono alla produzione di beni o alla prestazione di servizi. Un’attività economica è caratterizzata dall’uso di fattori della produzione, da un processo di produzione e da uno o più prodotti ottenuti (beni o prestazioni di servizi).

 

Attività economica market

Attività economiche che producono beni e servizi destinati alla vendita, che danno quindi origine alla formazione di un prezzo di mercato. Si differenziano dalle attività non market con produzione di beni e servizi offerti gratuitamente o a prezzi economicamente non significativi (es: i servizi collettivi forniti dalla Pubblica amministrazione e dalle Istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie). 

 

Attivo circolante

Risorse da impiegarsi nel breve termine, come rimanenze di magazzino, crediti, attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni, disponibilità liquide. esprimono investimenti destinati a ritornare in moneta in tempi brevi.

 

Conto Economico a valore aggiunto

Il conto economico contiene informazioni relative alla capacità dell’azienda di produrre reddito e raggruppa i conti in base alla loro pertinenza gestionale. La riclassificazione del conto economico a valore aggiunto evidenzia la quantità di ricchezza da ripartire fra i diversi stackeholder: il personale dipendente (retribuzioni), lo Stato (tasse e imposte), i soci conferenti capitale di rischio (dividendi) e i finanziatori esterni (interessi passivi) e permette di evidenziare alcuni risultati operativi intermedi quali il margine operativo lordo (MOL) e il reddito operativo.

 

Capitale proprio

Posta di bilancio che esprime la consistenza del patrimonio, di proprietà dell’imprenditore, utilizzato per finanziare l’azienda.

 

Comunità di Valle

Le Comunità di Valle sono enti pubblici costituiti, con Legge provinciale n. 3 del 2006 della provincia autonoma di Trento, dai comuni trentini appartenenti al medesimo territorio individuato tramite questa stessa legge per l'esercizio di funzioni, compiti, attività e servizi nonché, in forma associata obbligatoria, delle funzioni amministrative trasferite ai comuni secondo quanto disposto da questa stessa legge. Esse sono 16.

 

Costo del lavoro

Costo della produzione sostenuto per il personale. Include salari e stipendi, oneri sociali, TFR, trattamento di quiescenza e simili ed altri costi.

 

Costi esterni

Costi della produzione sostenuti per input produttivi acquistati dall’esterno dell’impresa (costi della gestione caratteristica): costi della produzione per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci; costi della produzione per servizi; costi della produzione per godimento beni di terzi. Comprende anche le variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci e gli oneri diversi di gestione.

Fatturato (Ricavi)

Comprende le vendite di prodotti fabbricati dall’impresa, gli introiti per lavorazioni eseguite per conto terzi, gli introiti per eventuali prestazioni a terzi di servizi non industriali (commissioni, noleggi di macchinari, eccetera), le vendite di merci acquistate in nome proprio e rivendute senza trasformazione, le commissioni, provvigioni e altri compensi per vendite di beni per conto terzi, gli introiti lordi del traffico e le prestazioni di servizi a terzi. Il fatturato viene richiesto al lordo di tutte le spese addebitate ai clienti (trasporti, imballaggi, assicurazioni e simili) e di tutte le imposte indirette (fabbricazione, consumo, eccetera), ad eccezione dell’Iva fatturata ai clienti, al netto degli abbuoni e sconti accordati ai clienti e delle merci rese; sono esclusi anche i rimborsi di imposte all’esportazione, gli interessi di mora e quelli sulle vendite rateali.

Lavoro dipendente

Posizione lavorativa con rapporto di lavoro subordinato, caratterizzato da un contratto di lavoro diretto con l’impresa o l’istituzione presso la quale il lavoratore presta la propria opera, e sulla base del quale percepisce una retribuzione. Sono da considerarsi tali le posizioni di operaio (incluse le categorie speciali e gli intermedi), impiegato, quadro e dirigente. Le posizioni di lavoro dipendente comprendono anche quelle del personale temporaneamente assente per cause varie, quali: ferie, permessi, maternità, cassa integrazione guadagni.

 

Immobilizzazioni

Esprimono l’entità degli investimenti durevoli e si suddividono in tre categorie: immateriali, materiai e finanziarie. Le immobilizzazioni immateriali riguardano beni non fisici e intangibili (brevetti, licenze, marchi registrati, costi di ricerca e sviluppo, costi di manutenzione e riparazione, ecc.), che producono un ritorno economico a lungo termine. Le immobilizzazioni materiali hanno natura fisica e tangibile: beni mobili e immobili utilizzati nel ciclo produttivo (terreni, edifici, impianti, macchinari e attrezzature), con un valore durevole ma non illimitato. Le immobilizzazioni finanziarie riguardano risorse finanziarie che non possono essere liquidate nel breve periodo (crediti a lunga scadenza, partecipazioni societarie, mutui attivi, titoli di credito, azioni proprie, ecc.).

 

Imposte

Quantificazione del debito tributario di esercizio dell’impresa calcolato sul reddito imponibile. La voce si suddivide in imposte correnti, imposte relative a esercizi precedenti e imposte differite e anticipate e rileva i tributi diretti, quali l’IRES, l’IRAP, imposta regionale sulle attività produttive e le imposte sostitutive di tributi.

 

Impresa

Unità giuridico-economica che produce beni e servizi destinabili alla vendita e che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statutarie, ha facoltà di distribuire i profitti realizzati ai soggetti proprietari, siano essi privati o pubblici. Tra le imprese sono comprese: le imprese individuali, le società di persone, le società di capitali, le società cooperative, i consorzi di diritto privato, gli enti pubblici economici, le aziende speciali e le aziende pubbliche dei servizi. Sono considerate imprese anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti.

 

Indice di autonomia finanziaria

Indice di bilancio che rappresenta il rapporto tra il capitale proprio e l’attivo totale. Esso esprime il grado di patrimonializzazione: valori crescenti dell’indice indicano un aumento grado di patrimonializzazione e autofinanziamento con capitali propri e quindi una riduzione del grado di indebitamento dell’impresa.

 

Indice di liquidità corrente

Indice di bilancio ottenuto come rapporto tra l’attivo circolante (magazzino, disponibilità, liquidità) e il passivo corrente (debiti a breve termine). Esso è un indicatore della solvibilità nel breve periodo delle imprese, ovvero della capacità di far fronte agli impegni di pagamento a breve mediante la liquidità generata dalle attività destinate ad essere realizzate nel breve termine.

 

Indice di specializzazione

Gli indici di specializzazione permettono di rappresentare, in forma sintetica, la concentrazione regionale dei diversi settori produttivi confrontando il peso del settore (rispetto al totale dei servizi) di una regione, individuato rispetto all’occupazione impiegata, con il peso del settore nazionale. Se l’indice di specializzazione settoriale è: pari a 1, il settore regionale è allineato al valore nazionale; inferiore a 1, il settore regionale è sotto-rappresentato rispetto al valore nazionale; superiore a 1, il settore è sovra-rappresentato rispetto al valore nazionale.

 

Indice di struttura

Indice di bilancio misurato come rapporto tra il capitale permanente (patrimonio netto più passivo consolidato, in sostanza i debiti a medio/lungo termine) e le immobilizzazioni nette. Esso esprime la capacità dell’impresa di fronteggiare finanziariamente gli investimenti in immobilizzazioni. In una corretta gestione dell’impresa si presuppone che il finanziamento degli investimenti ad utilizzazione pluriennale venga coperto con risorse della stessa natura, per dare stabilità finanziaria all’impresa.

 

Integrazione verticale

L’integrazione verticale viene definita come la combinazione, sotto una unica proprietà, di due o più stadi della produzione e/o della distribuzione che sono abitualmente separati. L’indicatore più noto e diffuso è costituito dall’indice di Adelman ottenuto come rapporto tra valore aggiunto e fatturato, tanto più vicino all’unità quanto più una impresa è verticalmente integrata. Allo stesso tempo, tuttavia, sono note le cautele da utilizzare nel suo uso nei confronti intersettoriali (dal momento che l’indice varia anche a seconda che si esaminino settori a monte o a valle della filiera produttiva) o per il fatto che per costruzione esso registra, oltre all’integrazione verticale, anche la maggiore capacità di una impresa di generare reddito a parità di integrazione (legata alla presenza di fattori specifici come la capacità manageriale).

 

Margine operativo Lordo (MOL)

È ottenuto scorporando dal valore aggiunto i costi del personale. Il margine operativo lordo è un indicatore di redditività di un’impresa, esprimendo la capacità che questa ha di generare reddito tramite l’attività tipica, ovvero senza tenere in considerazione le operazioni accessorie di tipo finanziario, così come le tasse, le svalutazioni e gli ammortamenti.

 

Oneri finanziari

Costi che derivano dall’attività finanziaria dell’impresa. Quantificano interessi passivi e i costi di gestione connessi all'indebitamento a breve, medio o lungo termine.

 

Passivo (totale)

Le passività esprimono finanziamenti o fonti di risorse esterne e consistono in valori finanziari passivi (debiti verso fornitori, finanziamenti bancari, ecc.) e valori economici relativi a ricavi già conseguiti ma che interessano anche gli anni futuri. Vengono raggruppati secondo la loro provenienza e in relazione alla loro attitudine a richiedere mezzi d pagamento (tempo di esigibilità crescente).

 

Passivo consolidato

Valore delle passività a medio-lungo termine (oltre l’esercizio).

Passivo corrente

Valore delle passività a breve termine (entro l’esercizio).

Produttività

La produttività rappresenta il rapporto tra una misura del volume dell’output realizzato e una misura del volume di uno o più fattori, impiegati nella sua produzione. Può essere calcolata rispetto a ciascuno dei fattori che concorrono alla produzione: lavoro, capitale e input intermedi (produttività parziale), o si può costruire un indicatore che tenga conto contemporaneamente di tutti i fattori utilizzati, della loro combinazione e dei loro legami (produttività totale dei fattori o multifattoriale).

 

Produttività del lavoro

Produttività del fattore lavoro, misurata come rapporto tra il valore aggiunto deflazionato e la quantità di lavoro (addetti) impiegata nella produzione.

 

Proventi finanziari

Entrate provenienti all’attività finanziaria dell’impresa (partecipazioni in altre società, crediti e titoli).

 

Rapporto (o grado) di concentrazione

Misura del grado di concentrazione (concorrenza) di un determinato settore. Il rapporto o indice di concentrazione delle cinque imprese (CR5 Ratio) è uguale alla somma delle quote di mercato (fatturato impresa/fatturato settore espresso in percentuale) delle cinque imprese/unità locali più grandi in termini di fatturato. Tanto più il CR5 Ratio si approssima a 100 tanto più il settore si avvicina a condizioni di monopolio.

 

Reddito lordo ante-imposte

Si ottiene aggiungendo o sottraendo dal reddito operativo i risultati della gestione finanziaria (proventi e oneri derivanti dagli investimenti e dai debiti finanziari, quali i dividendi, gli interessi passivi, le variazioni dovute alle oscillazioni di cambi, ecc.)

 

Reddito operativo (margine operativo netto)

Risultato economico intermedio ottenuto dalla sottrazione dal MOL degli ammortamenti (valore di consumo dei beni capitali), delle svalutazioni e degli accantonamenti. Corrisponde alla quota del risultato che la gestione operativa rende disponibile per la remunerazione del capitale finanziario, proprio (dividendi) o di credito (interessi passivi). Se il reddito operativo è positivo significa che l’azienda è economicamente sana in quanto la sua attività tipica riesce a creare un valore della produzione maggiore di quanto siano i costi della sola produzione.

 

ROE

Indice di redditiva del capitale proprio, esprime il rendimento del capitale di rischio investito dai soci. L’indice è misurato come rapporto tra utile netto d’esercizio e capitale proprio.

 

ROI

Indice di reddittività degli investimenti, misura la redditività operativa dell’impresa, ovvero il rendimento economico rispetto al capitale investito. L’indice è ottenuto come rapporto tra il reddito operativo e l’attivo totale

 

Salari e stipendi

Riguardano le retribuzioni complessive corrisposte a tutti i lavoratori iscritti in un libro paga, a fronte di prestazioni lavorative svolte durante un esercizio contabile. È una componente del costo del lavoro.

 

Unità locale

La definizione di unità locale adottata è conforme al regolamento del Consiglio Europeo N. 696 del 15 marzo 1993, secondo cui un’unità locale corrisponde a un’impresa o a una parte di un’impresa situata in una località topograficamente identificata. In tale località, o a partire da tale località, una o più persone svolgono (lavorando eventualmente a tempo parziale) delle attività economiche per conto di una stessa impresa. Secondo tale definizione sono unità locali le seguenti tipologie, purché presidiate da almeno una persona: agenzia, albergo, ambulatorio, bar, cava, deposito, garage, laboratorio, magazzino, miniera, negozio, officina, ospedale, ristorante, scuola, stabilimento, studio professionale, ufficio, eccetera. L’impresa plurilocalizzata, pertanto, è un’impresa che svolge le proprie attività in più luoghi, ciascuno dei quali costituisce un’unità locale

 

Utile/perdita esercizio

Risultati finale d’esercizio ottenuti scorporando dal valore della produzione tutti i costi sostenuti dall’impresa nell’esercizio

 

Valore aggiunto

Il valore aggiunto viene calcolato come differenza tra il valore della produzione ottenuta nell’esercizio ed il costo dei fattori produttivi acquisiti all’esterno (costi esterni) ed impiegati per ottenere quella produzione. La sua determinazione consente di valutare quanto valore l’impresa, attraverso i propri processi produttivi, è riuscita ad aggiungere alle risorse comprate da altri soggetti.

 

Valore aggiunto deflazionato

Valore aggiunto depurato dall’effetto dell’aumento dei prezzi. Il valore aggiunto deflazionato è ottenuto applicando un opportuno deflatore adoperato per trasformare il valore a prezzi correnti in valore a prezzi costanti, cioè riferiti ad un determinato anno base.

 

Valore della produzione

Il valore della produzione comprende il fatturato (ossia il valore dei beni e/o delle prestazioni di servizi venduti nel corso dell’esercizio), le variazioni delle giacenze della produzione di esercizio al netto del valore di quelle delle produzioni passate, le variazioni dei lavori su ordinazione, gli incrementi delle immobilizzazioni per lavori interni   e gli altri ricavi e proventi di natura ordinaria, riguardanti l’attività accessoria. Il valore della produzione e il fatturato coincidono nel caso in cui tutti i beni prodotti vengano venduti e non vi siano state variazioni nette nelle rimanenze di magazzino. Uno scostamento eccessivo tra i due valori segnala invece un elevato invenduto, che può derivare da precise scelte aziendali oppure dai difficoltà nel vendere i propri prodotti sul mercato.