AVVERTENZE e NOTE METODOLOGICHE
Il presente lavoro è il risultato della raccolta di tutte le più importanti informazioni riguardanti il
fenomeno turistico della provincia di Trento e viene aggiornato annualmente.
Costituiscono oggetto della pubblicazione i dati sulla consistenza delle strutture ricettive e sul
movimento dei clienti che in esse si svolge. Il dato relativo agli esercizi alberghieri ed ai
complementari fa riferimento alla situazione al 31 dicembre di ogni anno; quello relativo agli
alloggi privati ed alle seconde case considera tutte le strutture messe a disposizione nel corso
dell’anno. Fonte del dato sono le varie anagrafi presenti in diversi enti pubblici: Servizio Turismo,
Servizio Agricoltura, Aziende per il Turismo istituite nei singoli ambiti, Consorzi pro loco, Comuni
e l’Istituto provinciale di Statistica (Ispat).
Il campo di osservazione è costituito dagli esercizi alberghieri classificati secondo il numero di
stelle, la classifica superior è conteggiata con la categoria di riferimento. Le altre strutture, più
eterogenee tra loro, sono raggruppate sotto la voce "esercizi complementari" e comprendono:
campeggi, strutture alpinistiche, agritur, esercizi rurali, affittacamere e CAV (Case appartamenti per
vacanze gestiti in forma imprenditoriale), bed and breakfast, ostelli, case per ferie, foresterie, istituti
religiosi, colonie e campeggi mobili. I dati relativi ad alloggi privati e seconde case vengono
riportati a parte per permettere un confronto corretto tra le pubblicazioni della provincia di Trento e
quelle dell’Istituto Nazionale di Statistica.
Il territorio provinciale fino al 2020 era suddiviso in aree geografiche: le comunità di valle, gli ambiti turistici e
l’aggregato "zone fuori ambito"; dal 2021 tutti i comuni della provincia vengono promossi dagli enti e non è più presente l’aggregato "zone fuori ambito". Negli ambiti turistici operano le Aziende per il turismo che
assumono la forma di società per azioni o di cooperative, i consorzi proloco sono stati assorbiti dai nuovi enti di promozione.
Gli ambiti turistici definiti dalla Legge provinciale 12 agosto 2020, n°8 e successive modifiche, di cui al regolamento di esecuzione D.P.P. 22 marzo 2021,n.8-42/leg rappresentano la geografia territoriale della promozione turistica del Trentino.
Ad effetto delle Leggi Regionali del Trentino Alto Adige n°6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17,
18, 19 e 20 del 24 luglio 2015 sono intervenute modifiche a livello territoriale con decorrenza
gennaio 2016.
I nuovi territori comunali sono: Altavalle (Faver, Grauno, Grumes e Valda), Altopiano della
Vigolana (Bosentino, Centa S. Nicolò, Vattaro e Vigolo Vattaro), Amblar-Don (Amblar e Don),
Borgo Chiese (Brione, Cimego e Condino), Borgo Lares (Bolbeno e Zuclo), Cembra Lisignago
(Cembra e Lisignago), Contà (Cunevo, Flavon e Terres), Dimaro Folgarida (Dimaro e
Monclassico), Madruzzo (Calavino e Lasino), Pieve di Bono – Prezzo (Pieve di Bono e Prezzo),
Porte di Rendena (Darè, Vigo Rendena e Villa Rendena), Primiero San Martino di Castrozza (Fiera
di Primiero, Siror, Tonadico e Transacqua), Sella Giudicarie (Bondo Lardaro Roncone e Breguzzo),
Tre Ville (Montagne, Preore e Ragoli), Vallelaghi (Padergnone, Terlago e Vezzano), Ville
d’Anaunia (Nanno, Tassullo e Tuenno), Castel Ivano (Spera, Strigno, Villa Agnedo e Ivano
Fracena).
Ad effetto della Legge Regionale del Trentino Alto Adige n° 8 del 31 ottobre 2017 sono intervenute
modifiche a livello territoriale con decorrenza gennaio 2018.
Il nuovo territorio comunale è San Giovanni di Fassa- Sèn Jan (Pozza di Fassa e Vigo di Fassa).
Il presente lavoro è suddiviso in cinque capitoli: il primo tratta le serie storiche e, più
dettagliatamente, la situazione al 31 dicembre della consistenza e delle caratteristiche degli esercizi
turistici in provincia di Trento. Il secondo capitolo riguarda il movimento dei turisti, suddiviso nelle
sue variabili più significative, mentre il terzo è incentrato sui lavoratori del comparto turistico
alberghiero. Il quarto capitolo è dedicato agli impianti a fune ed alle precipitazioni nevose
verificatesi nelle ultime stagioni invernali. Il quinto capitolo raccoglie indici e coefficienti, che
permettono di analizzare in maniera approfondita un maggior numero di variabili collegate al
fenomeno turistico.
La fonte dei dati di flusso è l’indagine ISTAT "Movimento dei turisti negli esercizi ricettivi" che in
Provincia di Trento assume cadenza giornaliera per tutti gli esercizi ricettivi alberghieri e
complementari. Il movimento turistico in alloggi privati è rilevato mediante moduli predisposti
dalle singole APT e registrato con cadenza mensile.
Il dato di flusso delle seconde case viene stimato moltiplicando il numero dei posti letto, per la
media delle giornate di utilizzo mensili, ottenendo così le presenze; dividendo poi queste per la
permanenza media si ottiene il numero degli arrivi.
Le stime non sono costruite direttamente sui dati relativi ad arrivi e presenze, ma su "giornate di
utilizzo" e "permanenza media": due indicatori molto facili da valutare per chi opera sul territorio.
FORMULA: posti letto x giorni di utilizzo = presenze ¸ permanenza media = arrivi
Il dato sulla nazionalità del proprietario permette di scomporre il totale di arrivi e presenze per
provenienza.
Per quanto riguarda il turismo didattico educativo (campeggi mobili) il Servizio Statistica raccoglie
direttamente le autorizzazioni rilasciate dai sindaci e dal medico provinciale ed i relativi elenchi dei
partecipanti.
Gli OSTELLI PER LA GIOVENTU’ sono strutture ricettive attrezzate per il soggiorno ed il
pernottamento dei giovani.
I CAMPEGGI sono esercizi attrezzati, su aree recintate, per la sosta ed il soggiorno di turisti
provvisti di tende e di altri mezzi autonomi di pernottamento.
I CAMPEGGI MOBILI sono allestimenti o strutture mobili poste in aderenza al terreno e
completamente rimovibili in aree attrezzate dove si effettuano soggiorni socio-educativo all’aperto.
Ispat raccoglie direttamente le autorizzazioni rilasciate dai sindaci e dal medico provinciale ed i
relativi elenchi dei partecipanti.
Gli ALLOGGI AGRITURISTICI sono locali, situati prevalentemente in fabbricati rurali facenti
parte di aziende agricole, nei quali viene dato alloggio a turisti da imprenditori agricoli.
Le STRUTTURE ALPINISTICHE sono strutture idonee ad offrire ospitalità in zone montane di
media ed alta quota.
Le CASE PER FERIE sono esercizi ricettivi attrezzati per ospitare temporaneamente persone o
gruppi e gestiti, in via diretta o indiretta, senza fine di lucro; sono gestite da enti pubblici o religiosi
che perseguono finalità sociali, culturali, assistenziali, religiose o sportive. In questa tipologia di
struttura dal 2005 sono compresi: pensionato studentesco, casa della giovane, casa vacanze gruppi,
centro vacanze per anziani e per minori, casa religiosa di ospitalità e foresteria.
Gli ALLOGGI GESTITI IN FORMA IMPRENDITORIALE - CAV sono stanze o appartamenti
ammobiliati costituiti in impresa. Appartengono a questa categoria anche gli AFFITTACAMERE
che si differenziano dai precedenti per la fornitura di servizi centralizzati.
Si considera BED & BREAKFAST l'ospitalità turistica offerta con carattere saltuario da chi,
avvalendosi della sola organizzazione familiare, fornisce servizio di alloggio e di prima colazione
fino ad un massimo di tre camere della propria abitazione di residenza.
Gli ESERCIZI RURALI Sono esercizi ricettivi ubicati in edifici tradizionali esistenti ed inseriti in
ambiente rurale, dotati di camere destinate agli ospiti, nei quali si fornisce servizio di alloggio ed
eventuale servizio di somministrazione di alimenti e bevande.
L'aggregato delle strutture fin qui illustrate costituisce l'insieme degli esercizi complementari che
sommato alle strutture alberghiere esprime le potenzialità ricettive del nostro territorio e costituisce
un dato omogeneo e confrontabile con il resto d'Italia.
Gli ALLOGGI PRIVATI sono camere o appartamenti dati in affitto temporaneo per scopo turistico.
Le SECONDE CASE sono alloggi di proprietà di non residenti adibiti esclusivamente alla vacanza
del proprietario e dei suoi parenti o concessa ad amici senza corresponsione di denaro.
La somma di esercizi ricettivi, alloggi privati e seconde case, costituisce il totale della struttura
ricettiva, quindi tutto quanto è messo a disposizione per il pernottamento del turista.
Per quanto riguarda il movimento costituiscono oggetto della rilevazione: gli ARRIVI dei clienti,
intendendo per arrivo ogni volta che un cliente prende alloggio nell’esercizio (il turista che nel
corso del viaggio fa più tappe in diverse strutture dà luogo a più arrivi). Le PRESENZE sono il
numero di notti trascorse consecutivamente dal cliente nella stessa struttura ricettiva; la
PROVENIENZA, espressa dalla regione italiana o dalla nazione straniera in cui il cliente risiede,
che è disponibile sia per il comparto alberghiero sia per quello extralberghiero.
La disaggregazione territoriale massima è il territorio comunale, in quanto ambiti turistici e
comunità di valle sono risultanti da raggruppamenti di comuni. Unica eccezione è costituita dal
comune di Tre Ville il cui territorio rientra parte all’interno parte all’esterno dell’ambito turistico.
Sotto l’indicazione "Comuni non disponibili" rientrano quei comuni che avendo meno di cinque
esercizi sono coperti dal segreto statistico e pertanto i relativi dati di flusso devono essere diffusi in
forma aggregata. La stagionalità quando si riferisce all'inverno comprende i mesi da dicembre
dell'anno precedente ad aprile dell'anno in corso, quando si riferisce all'estate, considera i mesi da
giugno a settembre.
Un capitolo a parte è dedicato agli indicatori statistici che sono, a differenza dei valori assoluti, dei
rapporti tra quantità. La PERMANENZA MEDIA è ottenuta dividendo le presenze di un certo
aggregato di turisti (per ambito, per categoria, ecc.) per gli arrivi; essa rappresenta quindi il numero
medio di giornate che gli individui di quell’aggregato hanno trascorso in una data struttura.
Il GRADO DI UTILIZZO di una struttura, qui espresso in valori percentuali, è il rapporto tra i
risultati, in termini di presenze, effettivamente conseguiti da quella struttura in un determinato
periodo e le sue potenzialità massime teoriche che si ottengono moltiplicando i letti per i giorni del
periodo considerato (anno, mese).
Si può anche dire che questa misura rappresenta la probabilità che ha il generico letto di una
struttura di essere occupato da un cliente durante il periodo considerato. Il massimo teorico è
ottenibile in vari modi: si può, infatti, moltiplicare il numero dei letti per i giorni del periodo
(utilizzo lordo), metodo adottato in questa pubblicazione, ma si potrebbe anche moltiplicare gli
stessi per il numero di giornate di apertura dichiarate dal conduttore dell’esercizio (utilizzo netto).
L’INDICE DI PREFERENZA è stato approntato per analizzare la distribuzione delle presenze in un
aggregato (categoria alberghiera, ambito, ecc.) per provenienza, eliminando cioè sia l’influenza
della diversa numerosità dei turisti per regione o stato estero, sia la differente potenzialità ricettiva
della struttura. Questi fattori rendono, infatti, il dato assoluto di non sempre chiara interpretazione.
In media l’indice vale 1; valori superiori dello stesso riflettono il fatto che la regione o la nazione
analizzata è presente in quell’aggregato relativamente alla sua generica propensione a venire in
Trentino in maniera più che proporzionale. Si presti attenzione al fatto che l’indicizzazione avviene
separatamente per gli italiani e per gli stranieri; è infine opportuno far notare che questo quoziente
non dà risultati significativi in corrispondenza di bassa numerosità del fenomeno: per questo motivo
non si troveranno nella pubblicazione quelle nazioni di provenienza dei turisti inferiori alle 4.000
presenze annue in provincia di Trento, né gli aggregati residuali (Altri Stati europei o Altri Stati
extraeuropei) perché troppo eterogenei.
Il TASSO DI RICETTIVITA’ è ottenuto dividendo il numero dei letti negli esercizi ricettivi
(escluse le seconde case) per gli abitanti della stessa area. Esso rappresenta la potenzialità turistica
di un’area relativamente alle altre risorse economiche.
Il TASSO DI TURISTICITA’ è ottenuto dividendo il numero medio di turisti negli esercizi ricettivi
(escluse le seconde case) per gli abitanti della stessa area. Esso rappresenta quindi l’effettivo peso
del turismo rispetto alle dimensioni della zona.
L’INDICE DI MASSIMA ANTROPIZZAZIONE è dato dal rapporto fra le presenze turistiche del
giorno di massimo afflusso e la popolazione residente. Esso dà un’idea dello "sforzo" sopportato da
un’area e dalle sue strutture nei giorni di massima attività turistica; può servire, ad esempio, per
dimensionare alcuni servizi pubblici, per valutazioni d’impatto ambientale, ecc.
L’INDICE DI QUALITA’ DELLE PRESENZE non è altro che la media, in termini di stelle, dei
pernottamenti effettuati dai turisti di una certa regione italiana o di uno stato estero. La valutazione
che si ottiene è quindi limitata ai turisti reali di un anno e non va estesa a tutto il target potenziale di
una regione o di uno stato estero.
I dati dell’OCCUPAZIONE contemplano la sola struttura alberghiera e risultano da un’indagine
annuale e universale condotta da Ispat a partire dall’anno 1988 ed avente come oggetto di
rilevazione l’occupazione mensile, suddivisa in titolari attivi, familiari e lavoratori dipendenti. Per
l’anno 2003 e 2013 le informazioni sui dipendenti fanno riferimento ad elaborazione di
informazioni presenti su archivi amministrativi. I singoli valori sono mediati, quindi non sempre si
realizza la somma degli stessi.
I dati relativi agli IMPIANTI A FUNE fanno riferimento agli impianti esistenti. L’impianto è
attribuito al territorio comunale in cui ha sede la partenza dello stesso. Il dato delle persone
trasportate fa riferimento ai soli impianti funzionanti. Nel caso in cui su un territorio (comune,
comunità di valle, ambito) abbia funzionato nell’anno un solo impianto, i dati relativi alle persone
trasportate sono sostituiti da un asterisco, al fine di tutelare il segreto statistico.
La PORTATA ORARIA è il numero massimo di persone che possono essere trasportate in un'ora.
I dati relativi alle PRECIPITAZIONI NEVOSE sono frutto delle informazioni raccolte dal Servizio
Prevenzione Rischi della Provincia autonoma di Trento nelle stazioni di rilevamento
nivometeorologico. Il valore della NEVE AL SUOLO, espresso in cm, è un valore medio mensile
sui giorni di osservazione; quello della NEVE FRESCA è la sommatoria dell’altezza del manto
nevoso misurato e/o stimato nel corso del mese.
AVVERTENZE
Segni convenzionali:
Linea (-): a) quando il dato non esiste
b) quando il dato viene rilevato, ma i casi non si sono verificati.
Asterisco (*): quando il dato non può essere pubblicato per rispetto del segreto statistico.
A (a): vengono contrassegnati con (a) i movimenti delle nazioni che prima dell'anno 2002
rientravano nell'aggregato "Altri Paesi"
Note: dove necessiti spiegazione, esiste nota in calce alla pagina.
Arrotondamenti: per effetto degli arrotondamenti i dati delle tavole possono non coincidere tra loro
per qualche unità in più o in meno e talvolta non è possibile realizzare la quadratura verticale o
orizzontale nell’ambito della stessa tavola.
Dati rettificati: i dati contenuti in precedenti pubblicazioni che non concordano con quelli del
presente volume si intendono rettificati.
indice del capitolo
indice generale avvertenze generali
TAV. V.5 - Distribuzione percentuale dei letti negli esercizi alberghieri per categoria e ambito (percentuali per ambito) (2021)
Ambito | 1 stella | 2 stelle | 3 stelle | 4 stelle | 5 stelle | Totale |
Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi | 16,6 | 4,4 | 40,2 | 38,8 | - | 100,0 |
Altopiano della Paganella, Piana della Rotaliana e San Lorenzo Dorsino | 2,1 | 5,3 | 77,7 | 14,9 | - | 100,0 |
Val di Fiemme, Altopiano di Pine' e Val di Cembra | 2,2 | 2,9 | 70,5 | 24,5 | - | 100,0 |
Valle di Fassa | 4,1 | 10,4 | 63,6 | 21,3 | 0,5 | 100,0 |
San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi | 1,3 | 6,4 | 72,3 | 20,0 | - | 100,0 |
Valsugana, Tesino e Valle dei Mocheni | 7,2 | 13,0 | 68,6 | 11,2 | - | 100,0 |
Altipiani cimbri e Vigolana | 6,1 | 8,1 | 74,1 | 11,6 | - | 100,0 |
Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo | 6,4 | 31,5 | 45,4 | 16,7 | - | 100,0 |
Garda Trentino, Valle di Ledro e Terme di Comano | 4,4 | 7,2 | 50,0 | 37,8 | 0,6 | 100,0 |
Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena, Giudicarie centrali e Valle del Chiese | 3,2 | 6,6 | 46,6 | 39,2 | 4,4 | 100,0 |
Valli di Sole, Peio e Rabbi | 0,4 | 3,7 | 75,6 | 20,3 | - | 100,0 |
Valle di Non | 7,3 | 19,0 | 62,2 | 10,7 | 0,8 | 100,0 |
Provincia | 4,0 | 7,8 | 63,3 | 24,2 | 0,7 | 100,0 |
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