PREMESSA E NOTE METODOLOGICHE
Il presente lavoro è concepito per assolvere la funzione di raccolta e diffusione di tutte le più importanti informazioni riguardanti il fenomeno turistico. A partire dal 1995 la struttura ed il relativo movimento vengono riportati suddivisi in alberghieri e complementari, che assieme costituiscono gli esercizi ricettivi; sono invece disgiunti struttura e movimento degli alloggi privati e delle seconde case (che in precedenza formavano parte integrante della cosiddetta " struttura extralberghiera" ). La finalità è quella di rendere omogeneo il confronto con i dati pubblicati dallIstituto Nazionale di Statistica, che non rileva più il movimento turistico negli alloggi privati e non ha mai rilevato quello delle seconde case.
Il dato relativo agli esercizi alberghieri fa riferimento alla situazione al 31 dicembre di ogni anno; quello relativo agli esercizi complementari , agli alloggi privati ed alle seconde case considera tutte le strutture messe a disposizione nel corso dellanno. Fonte del dato sono le varie anagrafi presenti in diversi enti pubblici: Servizio Turismo e attività sportive, Settore Agriturismo del Servizio Vigilanza e Promozione dellattività agricola, Aziende di Promozione Turistica istituite nei singoli ambiti, Comuni, Servizio Statistica.
Il campo di osservazione è costituito dagli esercizi alberghieri classificati secondo il numero di stelle, mentre le altre strutture, più eterogenee tra loro, sono raggruppate sotto la voce "esercizi complementari": ostelli, campeggi, colonie e campeggi mobili, agritur, rifugi alpini, foresterie, istituti religiosi, case per ferie, affittacamere e CAV (Case appartamenti per vacanze gestiti in forma imprenditoriale iscritte al REC).
Il presente lavoro è suddiviso in sei capitoli: il primo tratta le serie storiche e più dettagliatamente, la situazione al 31 dicembre della consistenza e delle caratteristiche degli esercizi turistici in provincia di Trento. Il secondo capitolo riguarda il movimento dei turisti, esploso nelle sue variabili più significative, mentre il terzo è incentrato tutto sui lavoratori del comparto turistico alberghiero. Il quarto ed il quinto capitolo sono dedicati rispettivamente agli impianti a fune ed alle precipitazioni nevose verificatesi nelle ultime stagioni invernali. Infine, a differenza dei primi cinque contenenti numeri assoluti, il sesto capitolo raccoglie indici e coefficienti, volti a rappresentare il maggior numero di rapporti tra le variabili del turismo.
Le fonti dei dati di flusso sono le seguenti: per gli alberghi e per le strutture complementari iscritte al REC è valido il modello ISTAT C/59 che viene compilato quotidianamente dagli esercenti; gli alloggi privati non iscritti al REC utilizzano le schedine predisposte dalle singole APT riportanti indicazioni utili sia ai fini statistici sia ai fini dellimposta di soggiorno. Tale rilevazione non arriva mai ad essere universale ed è contraddistinta da percentuali di copertura campionaria che variano dal 30 al 90 per cento: tale livello garantisce la significatività del dato anche a livello comunale. Il personale delle APT è inoltre sempre in grado di effettuare le operazioni di riporto.
La metodologia adottata negli ambiti di "Madonna di Campiglio - Pinzolo - Val Rendena" e delle " Valli di Sole, Peio e Rabbi" utilizza le informazioni messe a disposizione dalle agenzie immobiliari operanti nei propri territori. Stime soggettive vengono utilizzate dal solo ambito di "Trento" e da molti comuni delle zone fuori ambito; fanno eccezione i territori di competenza del Consorzio delle Pro Loco della Valle di Ledro e dei comuni di Canal San Bovo e di Tione di Trento, che raccolgono schedine ad hoc, raggiungendo ottimi livelli di copertura.
Il dato di flusso delle seconde case viene stimato: per ottenere questultimo si moltiplica il numero dei posti letto, di fonte certa, per la media delle giornate di utilizzo mensili, ottenendo così le presenze; dividendo poi queste per la permanenza media si ottiene il numero degli arrivi.
Le stime non sono costruite direttamente sui dati relativi ad arrivi e presenze, ma su "giornate di utilizzo" e "permanenza media": due indicatori molto facili da valutare per chi opera sul territorio.
FORMULA: posti letto x giorni di utilizzo = presenze
¸ permanenza media = arriviIl dato sulla nazionalità del proprietario permette di scomporre il totale di arrivi e presenze per provenienza.
I dati di flusso degli alloggi e delle seconde case vengono controllati attraverso indicatori indiretti, quali: pane, rifiuti, BOD (Biochemical Oxygen Demand), elettricità. Unulteriore precisione nella rilevazione viene fornita dal confronto con le tendenze fornite dai tour operator sia italiani che esteri.
Per quanto riguarda il turismo di tipo sociale (colonie e campeggi mobili) il Servizio Statistica raccoglie direttamente le autorizzazioni rilasciate dai sindaci e dal medico provinciale ed i relativi elenchi dei partecipanti.
Gli OSTELLI PER LA GIOVENTU sono strutture ricettive attrezzate per il soggiorno ed il pernottamento dei giovani.
I CAMPEGGI sono esercizi attrezzati, su aree recintate, per la sosta ed il soggiorno di turisti provvisti di tende e di altri mezzi autonomi di pernottamento.
Le COLONIE sono strutture predisposte per lospitalità di gruppi di ragazzi, gestite da enti od associazioni a fini assistenziali. Tali strutture, quando attrezzate con tende, sono dette CAMPEGGI MOBILI.
Gli ALLOGGI AGRITURISTICI sono locali, situati prevalentemente in fabbricati rurali facenti parte di aziende agricole, nei quali viene dato alloggio a turisti da imprenditori agricoli.
I RIFUGI ALPINI sono strutture idonee ad offrire ospitalità in zone montane di media ed alta quota.
Le FORESTERIE sono complessi ricettivi ubicati normalmente presso sedi di comunità ed associazioni, aventi fini di concedere ai soci ospitalità occasionale, senza scopo di lucro.
Gli ISTITUTI RELIGIOSI sono strutture gestite da religiosi che danno ospitalità occasionale ai viaggiatori.
Le CASE PER FERIE sono gestite da enti pubblici o religiosi che perseguono finalità sociali, culturali, assistenziali, religiose o sportive.
Gli ALLOGGI GESTITI IN FORMA IMPRENDITORIALE sono stanze o appartamenti ammobiliati costituiti in impresa facenti parte del REC; appartengono a questa categoria anche gli AFFITTACAMERE che si differenziano dai precedenti per la fornitura di servizi centralizzati.
L'aggregato delle strutture fin qui illustrate costituisce l'insieme degli esercizi complementari che sommato alle strutture alberghiere esprime le potenzialità ricettive del nostro territorio e costituisce un dato omogeneo e confrontabile con il resto d'Italia.
Gli ALLOGGI PRIVATI sono camere od appartamenti dati in affitto temporaneo per scopo turistico.
Le SECONDE CASE sono alloggi di proprietà di non residenti adibiti esclusivamente alla vacanza del proprietario e dei suoi parenti o concessa ad amici senza corresponsione di denaro.
La somma di esercizi ricettivi, alloggi privati e seconde case, costituisce il totale della struttura ricettiva quindi tutto quanto è messo a disposizione per il pernottamento del turista.
Per quanto riguarda il movimento costituiscono oggetto della rilevazione: gli ARRIVI dei clienti, intendendo per arrivo ogni volta che un cliente prende alloggio nellesercizio (il turista che nel corso del viaggio fa più tappe in diverse strutture da luogo a più arrivi). Le PRESENZE sono il numero di notti trascorse consecutivamente dal cliente nella stessa struttura ricettiva. La PROVENIENZA è espressa dalla regione italiana o dalla nazione straniera in cui il cliente risiede; questultima indicazione è disponibile sia per il comparto alberghiero sia per quello extralberghiero.
La disaggregazione territoriale massima è il territorio comunale, in quanto ambiti turistici e comprensori sono risultanti da aggregazioni di comuni. Unica eccezione è costituita dal comune di Ragoli, il cui territorio rientra parte allinterno parte allesterno dellambito turistico. Sotto lindicazione "Comuni non turistici" rientrano quei comuni che avendo meno di tre esercizi alberghieri risultano coperti dal segreto statistico e pertanto i relativi dati di flusso devono essere diffusi in forma aggregata; non compaiono i comuni che hanno struttura ricettiva negativa.
Un capitolo a parte è dedicato agli indicatori statistici che sono, a differenza dei valori assoluti, dei rapporti tra quantità. La PERMANENZA MEDIA è ottenuta dividendo le presenze di un certo aggregato di turisti (per ambito, per categoria, ecc.) per gli arrivi; essa rappresenta quindi il numero medio di giornate che gli individui di quellaggregato hanno trascorso in una data struttura.
Il GRADO DI UTILIZZO di una struttura, qui espresso in valori percentuali, è il rapporto tra i risultati, in termini di presenze effettivamente conseguiti da quella struttura in un determinato periodo e le sue potenzialità massime teoriche che si ottengono moltiplicando i letti per i giorni del periodo considerato (anno, mese).
Si può anche dire che questa misura rappresenta la probabilità che ha il generico letto di una struttura di essere occupato da un cliente durante il periodo considerato. Il massimo teorico è ottenibile in vari modi: si può infatti moltiplicare il numero dei letti per i giorni del periodo (utilizzo lordo), metodo adottato in questa pubblicazione, ma si potrebbe anche moltiplicare gli stessi per il numero di giornate di apertura dichiarate dal conduttore dellesercizio (utilizzo netto).
LINDICE DI PREFERENZA è stato approntato per poter analizzare la distribuzione delle presenze in un aggregato (categoria alberghiera, ambito, ecc.) per provenienza, eliminando cioè sia linfluenza della diversa numerosità dei turisti per regione o stato estero, sia la differente potenzialità ricettiva della struttura. Questi fattori rendono infatti il dato assoluto di non sempre chiara interpretazione. In media lindice vale 1; valori superiori dello stesso riflettono il fatto che la regione o la nazione analizzata è presente in quellaggregato relativamente alla sua generica propensione a venire in Trentino in maniera più che proporzionale. Si faccia attenzione al fatto che lindicizzazione avviene separatamente per gli italiani e per gli stranieri; è infine opportuno far notare che questo quoziente non dà risultati significativi in corrispondenza di bassa numerosità del fenomeno: per questo motivo non si troveranno nella pubblicazione quelle nazioni di provenienza dei turisti inferiori alle 4.000 presenze annue in provincia di Trento, né gli aggregati residuali (Altri Stati europei o Altri Stati extraeuropei) perché troppo eterogenei.
Il TASSO DI RICETTIVITA è ottenuto dividendo il numero dei letti negli esercizi ricettivi (escluse le seconde case) per gli abitanti della stessa area, rappresenta la potenzialità turistica di unarea relativamente alle altre risorse economiche.
Il TASSO DI TURISTICITA è ottenuto dividendo il numero medio di turisti negli esercizi ricettivi (escluse le seconde case) per gli abitanti della stessa area. Esso rappresenta quindi leffettivo peso del turismo rispetto alle dimensioni della zona.
LINDICE DI MASSIMA ANTROPIZZAZIONE è dato dal rapporto fra le presenze turistiche del giorno di massimo afflusso e la popolazione residente. Esso da unidea dello "sforzo" sopportato da unarea e dalle sue strutture nei giorni di massima attività turistica; può servire ad esempio, per poter dimensionare alcuni servizi pubblici, per valutazioni di impatto ambientale, ecc.
LINDICE DI QUALITA DELLE PRESENZE non è altro che la media, in termini di stelle, dei pernottamenti effettuati dai turisti di una certa regione italiana o di uno stato estero. La valutazione che si ottiene è quindi limitata ai turisti reali di un anno e non va estesa a tutto il target potenziale di una regione o di uno stato estero.
I dati dellOCCUPAZIONE contemplano la sola struttura alberghiera e risultano da unindagine annuale ed universale condotta dal Servizio Statistica a partire dallanno di riferimento 1988 ed avente come oggetto di rilevazione loccupazione mensile, suddivisa in titolari attivi, familiari e lavoratori dipendenti.
I lavoratori INDIPENDENTI sono sia i titolari che partecipano attivamente alla conduzione dellesercizio, sia i familiari ed i collaboratori degli stessi. Il numero totale degli ADDETTI è ottenuto sommando indipendenti e dipendenti.
I singoli valori sono mediati o elaborati col computer, per cui non sempre si realizza la somma degli stessi.
I dati relativi agli IMPIANTI A FUNE fanno riferimento agli impianti esistenti. Limpianto è attribuito al territorio comunale in cui ha sede la partenza dello stesso. Il dato delle persone trasportate fa riferimento ai soli impianti funzionanti. Nel caso in cui su un territorio (comune, comprensorio, ambito) abbia funzionato nellanno un solo impianto, i dati relativi alle persone trasportate sono sostituiti da un asterisco, al fine di tutelare il segreto statistico.
La PORTATA ORARIA è il numero massimo di persone che possono essere trasportate in un ora.
I dati relativi alle PRECIPITAZIONI NEVOSE sono frutto delle informazioni raccolte dallUfficio Neve e Valanghe della Provincia di Trento in trenta stazioni di rilevamento nivometereologico; di queste, 5 sono dotate di sistema rilevamento automatizzato (dislocate al Passo del Tonale, Paneveggio, le Forche di Passo Broccon, Tremalzo e Pinzolo) le altre sono a rilevamento manuale o misto. Le rilevazioni del manto nevoso e le relative osservazioni iniziano generalmente verso fine novembre e terminano i primi giorni di maggio. Nelle stazioni manuali, e in alcuni periodi, sussiste qualche problema di discontinuità nei rilievi, determinato soprattutto dalla indisponibilità del personale addetto o dalla difficoltà di raggiungimento della stazione da parte dello stesso. Il valore della NEVE AL SUOLO, espresso in cm, è un valore medio mensile; quello della NEVE FRESCA è la sommatoria dellaltezza del manto nevoso misurato nel corso del mese.
Elaborazione dati: Roberta Savorelli - Gianpaolo Sassudelli
Collaborazione di: Claudio Tamanini
Sviluppo informatico: Ivan Benuzzi